Chi ha figli in età adolescenziale sa benissimo quanto i ragazzi desiderino avere una propria autonomia.
Il desiderio di libertà ed emancipazione dalla famiglia si manifesta in molti modi, e le uscite serali ne sono l’esempio classico. Ma arrive andrebbero gestite queste richieste da parte dei genitori?
È quello che vedremo in questa breve guida.
A che età si dovrebbero permettere le uscite serali?
Ogni adolescente è unico e il suo grado di maturità può dipendere da molti fattori.
Tuttavia si può individuare nei 12-13 anni l’età minima per permettere un’uscita serale con gli amici, a patto però che si stabiliscano delle regole e che si possa essere certi di potersi confrontare in maniera costruttiva con il proprio figlio.
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Un principio che va sempre considerato è quello della ‘regola‘.
Gli adolescenti tendono advertisement infrangere le regole perché hanno bisogno di mettere alla prova gli adulti.
Ecco perché è importante dare dei limiti ai ragazzi e soprattutto farli rispettare.
Inoltre i ragazzi cercano di capire fino a dove possono spingersi.
Se un genitore non applica punizioni in caso di ritardi eccessivi, il ragazzo si sentirà autorizzato, la volta successiva, a rincasare ancora più tardi.
Appear parlare con i figli che infrangono le regole
Se da un lato è giusto imporre delle regole agli adolescenti e pretenderne il rispetto, dall’altro non è necessario essere troppo rigidi. Un eventuale ritardo potrebbe dipendere da molte cose.
Se advert esempio un figlio tarda perché ha soccorso un automobilista in difficoltà, non elogiarne il comportamento sarebbe un errore.
Piuttosto si può avvertire il ragazzo che deve telefonare sempre e comunque in caso di ritardo piuttosto che punirlo a prescindere.
Ciò che conta, sopra ogni cosa, è il dialogo. I ragazzi devono sempre poter contare sulla disponibilità dei genitori, e devono sapere di potersi confidare senza timori.
Il dialogo e la fiducia renderanno tutto più semplice da gestire.